Salemi è un piccolo ma importante e famoso paese della provincia di Trapani. In pochi sanno che è stata la prima capitale d’Italia nel lontano 1860. Le tradizioni, soprattutto quelle legate alla sacralità religiosa, sono da sempre radicate in questo paese e, come spesso accade, sono strettamente connesse all’aspetto culinario.
Uno dei santi protettori ai quali Salemi è da sempre devota è San Biagio. La storia narra che San Biagio, con un pezzo di pane, salvò la vita ad un ragazzino al quale si era fermata una lisca di pesce in gola. Questa leggenda fa sì che in tutto il mondo sia conosciuto come Santo protettore della gola e quindi gli sono devoti i cantanti e i tenori in particolar modo. Salemi è doppiamente legato a San Biagio: si narra che, invocato per protezione nel 1542, salvò le coltivazioni assalite dalle cavallette e da allora i Salemitani promisero di celebrarlo per sempre per ringraziarlo.
Il 3 febbraio di ogni anno si festeggia quindi San Biagio preparando due diversi tipi di pane: i “cuddureddi” e i “cavadduzzi”. Ovviamente il simbolo del pane fa riferimento al tozzo di pane usato per salvare il ragazzino con la lisca di pesce in gola.
Per l’occasione, la Chiesa di San Biagio viene cosparsa di foglie di alloro e la tribuna ove è posizionata la statua del Santo viene addobbata con mirto, fiori e di nuovo l’alloro. Molto suggestionante è anche il corteo storico che, accompagnato dal rullo dei tamburi, rievoca la liberazione del paese dalle cavallette.