L’indagine casca proprio a fagiolo, anche se i dati a cui fa riferimento sono ormai un po’ datati.
Nel momento storico del “caro benzina” e della protesta dei benzinai, Euromobility con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente fa il conto delle auto a GPL e a metano che circolano in Italia e fotografa la situazione dei carburanti gassosi e le loro prospettive sul mercato.
I dati sono quelli del quinto Rapporto “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città” di Euromobility che analizza la mobilità di 50 città italiane, (capoluoghi di regione e provincia), con più di 100.000 abitanti.
I dati italiani segnalano un trend positivo: il GPL cresce in Italia nel 2010 del 19,7% rispetto all’anno precedente, mentre il metano del 7,8%. La Regione italiana in cui il GPL piace di più è l’Emilia Romagna: a Ravenna, Ferrara e Bologna nel 2010 il 18% delle auto circolanti va a GPL. Ma il GPL va per la maggiore anche a Padova (16,94%), Reggio Emilia (16,78%), Forlì (15,90%), Ancona (15,50%), Rimini (13,91%), Parma (13,44%) e Modena (12,60%), mentre piace poco ad Aosta, Reggio Calabria, Siracusa, Udine e Trieste. Se poi si guardano ai numeri, la città in cui il GPL spopola per quantità è Roma con un totale di 116.190 auto. Nella classifica del metano vince invece Bologna, la città che registra la maggior quantità di auto a metano (44.652). Quanto a percentuali invece il podio del metano è ad Ancona, qui il 11,34% delle auto è a metano. Insomma, un anconetano su 10 va a metano!
Questi i dati del 2010. Chissà invece quali potrebbero essere i dati del 2011 o del 2012? Secondo Alessandro Tramontano, presidente del Consorzio Ecogas, “negli ultimi anni l’emergenza inquinamento e i contributi statali hanno spinto molti automobilisti a scegliere GPL e metano. Oltre alla libertà di circolazione in caso di limitazioni al traffico, i carburanti gassosi consentono notevoli risparmi sul pieno, tra il 50 e il 60%”.