Guido Bertolaso, ex capo della protezione civile, è indagato per omicidio colposo plurimo e disastro colposo, in relazione al terremoto dell’Aquila. Le accuse si basano su un’intercettazione telefonica di Bertolaso, pubblicata di recente dal quotidiano Repubblica. In questa intercettazione, Bertolaso sostiene chiaramente di aver inviato gli scienziati della commissione Grandi Rischi a l’Aquila, sei giorni prima del terromoto, solo per “un’operazione mediatica”.
La telefonata intercettata era tra Bertolaso e l’assessore regionale alla Protezione Civile della Regione Abruzzo, Daniela Stati, effettuata la sera del 30 marzo 2009. Nella telefonata si definisce la visita della commissione Grandi Rischi a l’Aquila come una “operazione mediatica” per “tranquillizzare la gente”. Queste le parole di Bertolaso nella telefonata: “Bisogna zittire qualsiasi imbecille, placare illazioni, preoccupazioni. Ti mando i luminari del terremoto, da te o in prefettura, decidete voi.. a me non me ne frega niente… in modo che è più un’operazione mediatica. Così loro, che sono i massimi esperti di terremoto, diranno: è una situazione normale“.
Intanto, domani si terrà un’udienza del processo che vede coinvolti proprio “i sette” della commissione Grandi Rischi della Protezione Civile; il processo è iniziato il 20 settembre dello scorso anno. Gli uomini della commissione sono accusati degli stessi reati imputati a Bertolaso, ovvero omicidio colposo plurimo e disastro colposo. I componenti di quella commissione erano: Franco Barberi, presidente vicario della commissione; Bernardo De Bernardinis, vice capo del settore tecnico del Dipartimento della Protezione Civile; Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia; Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti; Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre; Claudio Eva, professore di Fisica dell’università di Genova; Mauro Dolce, direttore dell’Ufficio Sismico della Protezione Civile.
Riguardo al caso, si è tenuto un summit ieri, presso la procura dell’Aquila, presenziato dal procuratore capo, Alfredo Rossini. Era stato il sostituto procuratore Stefano Gallo a ricevere la denuncia a carico di Bertolaso; la denuncia era stata presentata, dopo la diffusione della telefonata incriminata, da Antonio Valentini, un avvocato aquilano. Ma, in seguito al summit di ieri, si è deciso di affidare la nuova inchiesta ad un altro sostituto, ovvero Fabio Picuti, colui che stava seguendo le indagini sulla commissione Grandi Rischi.