L’euro rimane stabile nei confronti del dollaro statunitense, nonostante la giornata movimentata del 24 gennaio. Il cambio EUR/USD infatti mostra un’escursione di poco più di 100 punti fatti registrare tra le 10.00 e le 15.00, quando si tocca il punto minimo della giornata a quota 1,2952.
Procedendo per gradi, la nottata porta un leggero ribasso fino alle 5.00, ora in cui l’euro ritorna a salire rispetto al dollaro fino alle 8.00 circa (da 1,2987 a 1,3036). Da quel momento la volatilità aumenta considerevolmente e il movimento del prezzo oscilla ripetutamente senza una linea precisa, a causa delle numerose notizie della mattinata relative all’area euro. Alle 10.00 circa la coppia di valute raggiunge il suo punto massimo della giornata, che supera di poco quello fatto registrare ieri, arrivando a 1,3061.
I movimenti successivi invece portano un ribasso di 100 punti circa, fino al minimo precedentemente descritto. Dalle 15.00 in poi tuttavia il cambio euro/dollaro torna a salire gradualmente fino a raggiungere di nuovo la soglia di 1,30 e superarla di circa 20 punti. La coppia di valute EUR/USD quindi raggiunge quasi la resistenza del 4 gennaio (1,3072), ma resta ancora al di sotto di essa di pochi punti. Per quanto riguarda il supporto bisogna fare riferimento al minimo di giornata (1,2952) e al minimo fatto registrare durante la giornata di ieri (1,2874), tuttavia resta alquanto vicino – per spazio temporale – il supporto giornaliero di 1,2623.
Le previsioni per la giornata di domani 25 gennaio si basano molto sulla quantità e l’importanza delle notizie del calendario economico che saranno rilasciate. La mattinata (alle 9.00 e alle 10.00) accoglie 6 dati riguardanti tre Stati membri dell’Europa (Spagna, Germania e Italia), ma maggiore volatilità si potrebbe registrare alle 14.15 con il discorso del Presidente della BCE Mario Draghi. Anche le notizie relative agli USA sono tante, ma quelle di maggiore importanza si concentreranno nella serata con l’annuncio del tasso d’interesse e il successivo discorso (alle 20.15). Non sono da sottovalutare neanche notizie esterne alle due zone, come il PIL della Gran Bretagna e i verbali alle 10.30 e i tassi d’interesse della Nuova Zelanda 21.00. Si prospetta dunque una giornata molto movimentata.