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Russia, Putin annuncia esami lingua dal 2013 per immigrati

Published by
Giuseppe Timpone

Mentre siamo nel pieno della campagna elettorale per le elezioni presidenziali del 4 marzo, il premier russo Vladimir Putin continua la sua ascesa nei sondaggi, che conferma la sua forte popolarità tra gli elettori, malgrado le manifestazioni contro di lui nelle ultime settimane abbiano cercato di appannarne l’immagine. Invece nulla di tutto questo starebbe accadendo e, giorno dopo giorno, la verticale del potere sembra che si stia riappropriando della sua dimensione politica e istituzionale, con un ritorno alla “normalità”.

Tuttavia è sempre meglio non rischiare e così il premier avanza una dopo l’altra proposte che mirano a rafforzare il suo consenso tra l’elettorato più trasversale.

Qualche giorno fa, ecco la proposta di voli gratis per i tifosi russi che volessero partecipare agli europei di calcio del 2012, assistendo e tifando per la nazionale in Polonia e Ucraina. Una misura il cui solo effetto annuncio potrebbe rilanciare la sua immagine tra i milioni di giovani, in particolare, tifosi della Russia. Ma ieri un’altra proposta ha fatto molto rumore, anche tra la stampa estera. Il premier ha annunciato che a partire dal 2013 sarà necessario superare un esame di lingua, cultura e storia della Russia, per quanti volessero venirci a vivere e lavorare. Solo così, ha aggiunto Putin, potremmo garantire una maggiore integrazione degli immigrati.

E anche per l’immigrazione interna sono previste misure restrittive, come all’epoca del sovietismo. Il tutto è finalizzato a rassicurare i russi su uno stato ordinato e a vocazione nazionale, ma non nazionalista, come chiarisce il premier in un’intervista.

Non sarebbe conforme alla cultura e alla tradizione russa di creare uno stato nazionalista da una parte o su spinte regionalistiche dall’altro. Pertanto, secondo Putin, i partiti regionali sarebbero inammissibili.

Ma che Putin non sia solo una figura politica ed istituzionale lo conferma anche quanto accaduto ieri, quando un comunicato di una setta della regione di Nizhni Novgorod ha annunciato che l’icona del premier ha ritrovato i suoi colori, lacrimando mirra. Secondo la setta, che considera Putin la reincarnazione dell’apostolo Paolo, Dio starebbe dando così il segno della sua santa presenza.

Insomma, Putin sarebbe santo; difficile batterlo alle prossime presidenziali. La sua vittoria è già attesa al primo turno.

 

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Giuseppe Timpone