La protesta iniziata in Sicilia dal Movimento dei Forconi e da Forza d’Urto sembra essersi diffusa ormai in tutto lo Stivale. Il governo si è detto preoccupato per le proteste e il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, ha dichiarato questa mattina ai microfoni di Radio Uno che il ministero sta seguendo “con molta attenzione” le proteste degli autotrasportatori. La paura è che si arrivi a delle forme di protesta meno pacifiche, “perché nulla esclude che questi malesseri possano sfociare in manifestazioni di tipo diverso”, dice la Cancellieri.
Il ministro confessa: “Era prevedibile che ci sarebbero state delle manifestazioni. Certo questa è stata molto forte, ha provocato molti danni”. La preoccupazione però, è che ci possano essere “aggregazioni di varie forme di dissenso anche di altre categorie” alle quali “potrebbero saldarsi scontentezze varie che poi possono portare a manifestazioni”. Molti hanno sostenuto, nei giorni scorsi, che il governo non avesse seguito con adeguata attenzione la protesta dei Forconi, ma il ministro oggi ha smentito tali accuse: “Noi siamo molto attenti a seguire questi fenomeni e, per quanto riguarda i fatti siciliani, siamo stati veramente presenti con sale di crisi aperte 24 ore su 24 per seguire l’ordine pubblico nazionale e soprattutto per monitorare in ogni suo punto il fenomeno”.
La protesta intanto, che continuerà almeno fino al 27 di questo mese, si diffonde in tutta Italia. La mancanza di “provvedimenti certi del governo” per quanto concerne il settore degli autotrasporti è la motivazione formale per cui si protesta. I Tir si sono fermati nella mezzanotte di oggi e l’associazione di Trasportounito ha fatto sapere che l’adesione è stata “superiore a qualsiasi aspettativa”.
Oltre ai blocchi rimasti nella Sicilia orientale, gli autotrasportatori hanno portato la loro protesta in molte altre regioni. Nel Lazio sono stati chiusi due caselli sulla A1, ovvero il casello di Frosinone e quello di Agnani. Ci sono altri presidi di autotrasportatori anche nei pressi di Ceprano, Cassino e San Vittore. In Campania sono stati istituiti blocchi nella provincia di Caserta e di Napoli. Anche in Puglia sono stati istituiti vari blocchi, sia in prossimità degli svincoli di entrata e uscita della A14 e A16, sia sulle principali strade statali. Sono stati segnalati blocchi sulla tangenziale di Bari, nel Brindisino e nei pressi dello stabilimento Ilva di Taranto. In Lombardia i disagi maggiori si sono registrati a Bergamo, sulla A4, dove gli autotrasportatori hanno limitato il traffico nei pressi del casello autostradale di Bergamo. In Piemonte, questa mattina, è stata bloccata la tangenziale di Torino, impedendo il passaggio dei mezzi pesanti e limitando quello delle auto.