Mentre nella Regione Sicilia, dopo una dura protesta dei tir, del Movimento dei Forconi, e del Movimento Forza D’urto, la situazione in queste ore sta tornando lentamente alla normalità, sono in arrivo a livello nazionale nuove agitazioni sia per il trasporto ferroviario, sia per il settore dell’autotrasporto. Dopo l’approvazione delle liberalizzazioni da parte del Governo del Premier Monti, infatti, Trasportounito nella giornata di ieri con un comunicato ha comunque confermato il fermo per il settore dell’autotrasporto dalla mezzanotte del 23 gennaio alla stessa ora di venerdì prossimo, 27 gennaio del 2012.
Secondo Trasportounito, nonostante la buona volontà dell’Esecutivo di intervenire in extremis sul recupero di una quota parte delle accise sui carburanti, il comparto ha bisogno di interventi non solo più ampi, ma anche più incisivi a partire dai tempi di di pagamento dei servizi e passando per i pedaggi e per il costo, sempre più insostenibile, delle coperture assicurative.
In arrivo oltre al fermo dell’autotrasporto c’è anche lo sciopero dei treni, in questo caso proclamato dall’USB, CUB Trasporti ed Orsa. Nel dettaglio l’agitazione scatta dalle ore 21 di giovedì prossimo, 26 gennaio del 2012, per poi terminare alla stessa ora del giorno dopo. A fronte della garanzia dei servizi minimi essenziali, nella fasce a maggior frequenza da parte dei pendolari, nelle 24 ore sono attesi disagi per le corse dei treni, con cancellazioni e/o limitazioni di percorso, soprattutto per i convogli regionali mentre come al solito i disagi dovrebbero essere decisamente più circoscritti e limitati per i treni nazionali, ovverosia quelli a media ed a lunga percorrenza.