Canone Rai 2012 in linea con la media europea

Entro il 31 gennaio prossimo occorre mettersi in regola con il cosiddetto “canone Rai” che non è altro che una tassa di possesso del televisore in famiglia. Non trattasi di un abbonamento, ma di un tributo a tutti gli effetti che, quindi, al pari di tutte le altre tasse deve essere pagato. Per il 2012 il canone Rai è aumentato da 110,50 euro del 2011 a 112 euro con possibilità, tra l’altro, di poterlo anche pagare a rate. In merito alla tassa di possesso del televisore, intanto, Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, ha rilevato come l’importo di 112 euro da pagare sia sostanzialmente in linea con la media europea. Ci sono infatti Paesi europei dove si paga molto di più, ma anche altri dove invece la tv pubblica è possibile vederla senza dover pagare alcun “abbonamento“.

Nel dettaglio, si paga di più in Paesi come l’Islanda, la Finlandia, la Svezia, ma anche il Regno Unito, la Francia e la Germania. La visione della televisione pubblica, invece, è “free” in Paesi come il Portogallo, la Spagna, l’Ungheria e l’Olanda. Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani ha inoltre rilevato come in Italia quella del “canone Rai” continui ad essere la tassa più evasa dagli italiani.

Da un’indagine effettuata dall’Associazione è emerso come il 56% degli evasori non paghi il canone Rai in quanto ritiene che questo sia un abbonamento e non una tassa; il 21% lamenta la presenza sugli schermi di troppi politici, mentre il 14% afferma di non pagarlo perché c’è troppa pubblicità; solo il 9% degli evasori, invece, afferma di non pagare il canone Rai in quanto non ha soldi. Da questo punto di vista, sempre in base all’indagine di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, le famiglie più fedeli alla Rai in percentuale risiedono in Toscana, Molise, Regione Abruzzo, Valle D’Aosta e Regione Emilia-Romagna.

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