Russia, Putin cresce nei sondaggi. Vittoria al primo turno

Altro che contestazioni e cambio di regime. La verticale del potere in Russia non pare che stia poi così male, nonostante i media stranieri dipingano quello di Vladimir Putin come un sistema al collasso. Sarà l’assenza di alternative credibili, di candidati di spessore, ma l’ultimo sondaggio realizzato dall’Istituto Vtsiom sarebbe molto chiaro. Il premier è in nettissimo vantaggio su tutti gli avversari alle presidenziali del 4 marzo e vincerebbe al primo turno. Putin guiderebbe i consensi con il 52% e sarebbe seguito a molta distanza dal leader comunista Gennady Ziuganov, appena all’11%, mentre al terzo posto si attesterebbe l’ultra-nazionalista Vladimir Zhirinovsky, con il 9% delle preferenze. Mikhail Prokhorov, il magnate improvvisatosi avversario di Putin, sarebbe a un misero 2%. In realtà, più di un analista sospetta che la sua candidatura sia frutto della stessa volontà di Putin. Si tratterebbe di un avversario fantoccio, per essere chiari.

Rispetto alla rilevazione di una sola settimana fa, Putin guadagna quattro punti percentuali, passando dal 48% al 52%. E’ proprio il trend che stupisce, non essendoci mai stato dubbio sulla sua vittoria.

Probabilmente, avrà contribuito alla rimonta nei sondaggi anche il clima un pò più disteso, dato che non si registrano più manifestazioni di massa. Di certo c’è anche che difficilmente potrà replicare l’ottimo risultato del 2004, quando venne eletto con il 72% e ritti di voti, contro il 52,9% circa del 2000. In ogni caso, mai si è reso necessario il ballottaggio con Putin, che ha sempre vinto al primo turno.

Intanto, non molla Prokhorov, che promette di nominare Mikhail Khodorkovsky premier, qualora vincesse le presidenziali. Si tratta di un magnate, che si trova attualmente in carcere per frode, ma che l’opposizione russa ritiene che sia vittima del putinismo.

Sempre secondo Prokhorov, nella sua squadra ci sarebbe anche l’ex ministro delle Finanze, Aleksej Kudrin, anch’egli defenestrato dal Cremlino lo scorso settembre, in occasione del congresso di Russia Unita, in seguito alle sue esternazioni contro un possibile governo a guida Medvedev.

Tutto sommato, l’immagine che danno gli avversari non è quella di un rinnovamento radicale, ma si pescherebbero i nomi tra le stesse persone che hanno fatto fortuna politica ed economica sotto Putin. Quest’ultimo è destinato proprio a vincere.

 

 

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