Movimento dei Forconi e Forza D’Urto. Sono quei i due movimenti che da cinque giorni a questa parte hanno letteralmente paralizzato la Sicilia per protestare, tra l’altro, contro i rincari energetici. Non si vedevano da anni in Sicilia i distributori di benzina chiusi per carburante esaurito, ed il banco frigo dei supermercati oramai quasi a secco. La protesta dei conducenti dei tir, ma anche di braccianti, agricoltori, pescatori e, in ultimo, anche gli studenti, ha generato i suoi effetti sebbene a tutto ciò non sia stata data grande rilevanza a livello nazionale attraverso i principali mezzi di comunicazione, dai grandi quotidiani online alle principali reti televisive nazionali.
Intanto la posizione del Movimento dei Forconi è quella di continuare la protesta almeno fino al 26 gennaio del 2012, ma nello stesso tempo la morsa dei blocchi stradali dovrebbe allentarsi in modo tale da far passare generi alimentari e carburante per rimettere in moto l’economia siciliana.
Nell’ultima puntata del talk show “Servizio Pubblico” condotta da Michele Santoro, quella di giovedì scorso, è stato dato ampio spazio proprio alla protesta dei lavoratori siciliani; d’altronde nella Regione si vive in prevalenza di agricoltura specie nell’entroterra ragion per cui se non c’è speranza per le attività in campagna la Sicilia a livello economico rischia veramente grosso. Tra i costi stellari per il gasolio, e quelli di certo non a buon mercato per attraversare lo Stretto di Messina, i camionisti non riescono più a tirar su un euro quando dalle città siciliane trasportano le merci verso le Regioni del Nord e del Centro Italia.