A tutti i fans del Real Madrid sembra un po’ di vivere nel “giorno della Marmotta”, ogni volta che giocano El Clasico contro la rivale Barcellona. Questo Barça che non sembra di certo quel macinasassi che è stato negli anni passati, e che in Liga si fa beffare un po’ troppo spesso da squadre non certo blasonate, sembra tornare in sé quando vede le casacche tutte bianche, con le strisce dorate del Real Madrid. Un po’ come i tori vedono “rosso” e partono all’attacco, loro vedono “Blanco”, e iniziano a non sbagliarne una. Anzi, qualcosa sì, la sbagliano, ma sembrano sempre errori calcolati.
Come il gol, che da copione, da tre partite ad oggi, arriva sempre ad illudere i tifosi Merengues che si tratti della volta buona, e che davvero si può battere il Barcellona. Speranza vanificata, però, nel corso di pochi minuti.
Si ripete tutto alla perfezione, anche il tipo di gioco di Pepe. Un calciatore che mal rappresenta la storia del Real Madrid. Ieri sera, come spesso accade quando di fronte c’è il Barcellona, ha voluto mostrare al mondo il suo repertorio. Che non è di certo quello del connazionale e compagno di squadra Cristiano Ronaldo, fatto di dribbling e magie adatti a omaggiare la “Partita” più bella cui gli appassionati di calcio assistono nel corso dell’anno. Ma un repertorio di antisportività, che non può passarla liscia, in una giornata di sport.
Il portoghese prima simula una gomitata, e ci regala una sceneggiata che avremmo volentieri evitato, poi raggiunge l’apice, calpestando volontariamente la mano di Leo Messi, mentre la Pulga era a terra. Un gesto che non è sfuggito a Rooney, che non ha esitato a scrivere su Twitter: “Che idiota Pepe“.
Con il Clasico appuntamento tra sette giorni. Una partita in cui Mou ha tutte le carte in regola per ribaltare il risultato. Ma che lo Special One si faccia e ci faccia un regalo: niente Pepe in campo. Vogliamo assistere al bel gioco, non ad una rissa da strada.