Un documento unitario che identifica una piattaforma comune con cui presentarsi al Governo in merito alla riforma del mercato del lavoro e non solo. A siglarlo sono stati i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil con l’obiettivo di presentare al Governo Monti delle proposte tali da permettere al nostro Paese di invertire la tendenza recessiva e, quindi, rientrare sui binari della crescita economica. Non a caso il documento unitario è non solo per il lavoro, ma anche per la crescita e per un’equità non solo sociale, ma anche fiscale.
In ogni caso l’articolo 18 non farà parte del negoziato con il Governo. A confermarlo ed a ribadirlo è stato il leader della Cgil, Susanna Camusso, la quale ha inoltre sottolineato come anche il Governo non abbia intenzione di riproporre sul tavolo l’argomento. Ad oggi il Governo non ha ufficialmente convocato al tavolo delle consultazioni la Cgil, la Cisl e la Uil, ma oramai questo comunque dovrebbe essere questione di giorni.
Secondo quanto riportato dal sito Internet della Cgil, i tre Sindacati sono pronti ad un confronto sul Governo anche in merito alle cosiddette liberalizzazioni. E comunque, tra le tanti questioni sul tavolo, Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la necessità di intervenire con urgenza e con priorità dal lato delle tasse attraverso una riforma del Fisco. Questo perché occorre maggiore equità nel prelievo fiscale in modo tale da lasciare più soldi in tasca ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati con conseguente effetto positivo sui consumi che in Italia sono stagnanti da tanto, troppo tempo.