Anche se il prezzo del carburante è ormai salito alle stelle e in molte zone dello Stivale la “verde” costa quasi 1,80 euro al litro, sembra che gli italiani non abbiano alcuna intenzione di convertirsi al mercato delle auto elettriche. D’altronde come dare torto ai nostri connazionali!
Sono ancora troppi i punti deboli delle auto elettriche: il primo tra tutti è l’eccessivo costo per l’acquisto di una vettura di questo tipo. Per fare un esempio, la Peugeot iOn (che detiene quasi un terzo del mercato) costa 36.260 euro. Stiamo pur sempre parlando di una citycar con un’autonomia ridotta e una velocità massima di 130 km/h. Anche il noleggio non è regalato visto che si arriva a spendere fino a 500 euro al mese.
Oltre al problema dell’acquisto della vettura si pone anche quello della scarsa autonomia (in alcuni casi anche meno di 150 km/h) e il problema principale poi è sicuramente l’assenza di colonnine per la ricarica lungo la rete stradale.
Non è un caso quindi che il gruppo PSA ha dichiarato che la maggior parte delle auto elettriche vendute sono state acquistate da aziende come General Electric, Deutsche Bank e Airbus. I privati, invece, preferiscono la classica citycar a benzina o gasolio che attutisce il costo del carburante grazie a motori di ultima generazione, dispositivi start & stop e soprattutto con una guida tranquilla.
Gli obiettivi dei vari costruttori sono decisamente molto ambiziosi visto che nonostante questo “panorama”, sperano di riuscire a raggiungere il 10% del mercato entro il 2020. Purtroppo se la situazione non cambierà per i poveri cittadini è quasi impossibile raggiungere questo risultato.