Tempi duri per i furbetti dello scontrino. Dopo il blitz di Capodanno a Cortina d’Ampezzo e l’interminabile scia di polemiche provocate, qualcuno forse pensava che i controlli della Guardia di Finanza si sarebbero ridimensionati, seguendo le improbabili indicazioni di qualche politico di “bocca buona”. Invece nello scorso weekend è toccato proprio alla Capitale, nel pieno dello shopping, veder scendere in campo 250 agenti in divisa ed in borghese per controllare di tutto e di più: bar, negozi di abbigliamento, outlet, pizzerie e tutto il resto, in particolare dirigendosi da chi reclamizzava saldi straordinari.
Il bilancio? Sconfortante o incoraggiante a seconda dei punti di vita, con circa quattrocento controllati, di cui quasi 200 beccati in contravvenzione: praticamente la metà degli esercenti aveva “dimenticato” di fare lo scontrino o aveva ripiegato su foglietti senza alcun nessun valore legale.
Non è venuta alla luce soltanto l’evasione propriamente detta, ma anche dei veri e propri raggiri alla clientela: sono stati smascherati anche sconti inesistenti, creati ad arte su merce dal prezzo gonfiato o addirittura contraffatta. Quasi 500 mila pezzi sequestrati, in particolare orologi di marca ed occhiali firmati, dai falsi palesi ai piccoli “capolavori” della contraffazione. Controlli a sorpresa anche tra le attività che spesso riescono ad evadere piccole cifre, che messe insieme fanno grossi capitali: gli avventori di bar e paninoteche si son visti “disturbare” dagli ufficiali che gli hanno chiesto il regolare scontrino emesso dal locale, anche per dei caffè dal costo di poche decine di centesimi. Gli estremi dei titolari degli esercizi commerciali non in regola (e di eventuali società satellite) saranno immediatamente inseriti nei nuovi software dell’Agenzia delle Entrate, per i controlli di rito da fare incrociando i redditi con i beni ed il tenore di vita, alla ricerca di eventuali notevoli discrepanze.
Sul fronte delle reazioni, per il momento non risultano maldestre ingerenze della politica nelle attività di controllo, anzi dal Comune di Roma è già arrivato un plauso, per bocca dell’assessore alle Attività produttive Davide Bordoni: “A nome dell’amministrazione capitolina esprimo vivo apprezzamento per la vasta operazione portata avanti dalla GdF sul territorio romano. L’intervento delle Fiamme Gialle sta garantendo una sorveglianza su tutti i fronti, a tutela del commercio legale e dei titolari di attività produttive che, seguendo le regole, si trovano spesso insidiati da chi pratica abusivismo“.
E, come fanno sapere le autorità, non è ancora finita qui…