Il naufragio della Costa Concordia – avvenuto venerdì 13 gennaio – ha avuto numerose conseguenze che ovviamente hanno intaccato anche la sfera economica. La compagnia Costa è stata acquisita nel 1997 dal gruppo Carnival di Miami ed è proprio quest’ultimo ad essere il soggetto principale di numerose perdite.
Carnival – titolo azionario quotato sia nella Borsa di Londra che di New York – dopo l’annuncio del naufragio e dei danni economici conseguenti, ha subito un ribasso che supera il 20% a Londra, arrivando a quota 1,730 pence per azione. La Borsa di New York oggi è chiusa per festività, quindi si attende domani per stimare le ulteriori conseguenze finanziarie globali di questo terribile incidente.
La società afferma che la nave da crociera è assicurata anche contro questo tipo di eventi, ma si sente già dire che probabilmente le perdite potrebbero superare di molto le attese e quindi la copertura assicurativa. Tra le varie società assicurative spunta anche l’italiana Generali. Si stima una perdita che potrebbe sfiorare anche il miliardo di dollari americani, mentre la copertura è di circa 30 milioni e 10 per i danni cagionati a terzi.
La nave Costa Concordia intanto dovrebbe essere rimossa appena terminate le ricerche relative ai dispersi, ma ancora non è sicuro se i responsabili del difficile recupero decideranno di tagliarla o trascinarla per intero. Il pericolo maggiore è che la nave possa inabissarsi nel caso in cui le condizioni metereologiche dovessero peggiorare, causando un ulteriore danno ambientale, quindi è necessario che il lavoro sia effettuato nel più breve tempo possibile. La Concordia inoltre potrebbe restare fuori servizio almeno per un anno.