Nelle Regioni italiane del Sud il tasso di disoccupazione, con il 13%, è ben oltre la media nazionale a conferma di una situazione alquanto critica per il mercato del lavoro. A questo si aggiunge un tasso di disoccupazione giovanile che nello scorso mese di novembre del 2011 ha superato la soglia del 30%. Ma a fronte di questo scenario a tinte fosche c’è anche da dire che in Italia il terziario, ovverosia l’occupazione nel settore dei servizi di mercato, è stato in grado negli ultimi tre anni di creare ben 105 mila occupati in più.
Il dato emerge da un Rapporto dell’Ufficio Studi della Confcommercio nel sottolineare come si siano confermati con una dinamica positiva a livello occupazionale settori come quello dei servizi alle imprese e delle attività immobiliari. Anche il settore del commercio al dettaglio ha dato il proprio contributo positivo all’occupazione nonostante le difficoltà legate alla contrazione dei consumi interni da parte delle famiglie.
Ed intanto, proprio in materia di commercio, la FederModaItalia ha espresso preoccupazione in merito alle intenzioni del Governo Monti di liberalizzare i saldi. Questo perché secondo la FederModaItalia rendere i saldi liberi significherebbe andarli a declassare come vere e proprie vendite promozionali. Ragion per cui, tra l’altro, i consumatori perderebbero l’opportunità di acquistare a quei prezzi particolarmente convenienti che nelle vetrine vengono esposti durante la stagione dei saldi invernali e di quelli estivi. Non la pensano così invece le Associazioni dei Consumatori, le quali dai saldi liberi vedono opportunità d’affari per i commercianti, e di risparmio per le famiglie.