Eric Cantona, ex stella del Manchester United e della nazionale di calcio francese, ha fatto credere di volersi candidare alle prossime presidenziali in Francia. Il campione francese non è nuovo a delle trovate mediatiche come questa, ma di certo stavolta l’ha combinata grossa. Cantona è da molto tempo impegnato nella lotta per le classi meno agiate ed è un collaboratore della “Fondation Abbé-Pierre“, che si impegna per dare un alloggio alle famiglie più povere. Quello di Cantona è un bluff, una trovata per attirare l’attenzione sul problema, gravissimo purtroppo, della mancanza di alloggi per i meno abbienti, soprattutto nella città di Parigi.
L’ex calciatore adesso ha richiesto ai sindaci francesi 500 firme per sostenere la sua candidatura. La lettera scritta da Cantona è stata pubblicata dal quotidiano Libération. Il campione, finita la sua carriera, si era dato al cinema e poi al teatro e la sua carriera da attore continua ancora oggi. Ma ora, con questa decisione assolutamente inaspettata, ha sorpreso tutti: nella sua lettera ai sindaci scrive di “voler essere portatore di un messaggio semplice ma chiaro, un messaggio di verità ma di rispetto, un messaggio solidale”. Nella lettera non ci sono riferimenti espliciti alla sua candidatura, ma sono proprio quelle 500 firme che permetterebbero a Cantona di candidarsi. Lui stesso si è definito un “cittadino impegnato”.
Le parole che pubblica Libération, paiono però definitivamente diradare i dubbi sulla presunta carriera politica dell’ex calciatore: “Che i responsabili dell’Ump (partito di Sarkozy), del Partito socialista, del Parti de gauche o dei Verdi si rassicurino, non vedremo Cantona fare campagna di città in città, di meeting in meeting. La sua “vera-falsa” candidatura vuole solo risvegliare la campagna “di mobilizzazione generale per l’alloggio”, lanciata in settembre dalla Fondation Abbé-Pierre“.
A quanto pare la trovata di Cantona ha funzionato alla grande, visto che la suddetta fondazione è riuscita a raccogliere 100mila firme in pochissimo tempo. Patrick Doutreligne, presidente della Abbé-Pierre, ha dichiarato: “Questo dimostra che la casa è diventata un vero problema sociale. La crisi tocca sempre più persone e classi sociali. Ma finora i candidati nella corsa verso l’Eliseo si sono espressi poco sul tema. Ci voleva un impulso come quello di Eric a far cambiare le cose”.