Il dolore per la perdita di una persona cara è un evento che può seriemente cambiare la vita di un essere umano, oggi si scopre che il lutto in seguito alla morte di un nostro caro, può mettere il nostro cuore a serio rischio d’infarto. Questo tipo di trauma mette un soggetto particolarmente predisposto a rischio d’ictus e attacco di cuore, non si tratta solo di semplici connotazioni, oggi arriva anche una pubblicazione sulla nota rivista Circulation, che evidenzia in modo chiaro, il serio e reale rischio di rimanere vittima d’infarto per quelle persone soggette, che subiscono un grave lutto.
E’ capito a tutti di aver sentito parlare che in seguito alla morte di un individuo, a distanza di breve tempo si è verificato un secondo tragico evento nei confronti delle persone identificate come mariti, mogli e o compagni di vita; spesso sono stati menzionati nomi di coppie celebri della storia che hanno trovato questo stesso percorso in poco tempo, altre volte, si è solo trattato di persone di vita comune, che conoscevamo o di cui avevamo sentito parlare.
I medici interpellati su questa evenienza diventata reale, hanno affermato, che l’infarto può colpire nelle ore immediatamente successive al lutto, si stima una percentuale maggiore nell’arco dei 6 giorni successivi, ma anche a distanza di qualche mese. Questi hanno avvalorato l’ipotesi riferendosi a soggetti ripetiamo particolarmente predisposti, con gravi sofferenze sulla propria salute. Ad essere però il maggior responsabile è comunque il forte stress emotivo al quale si è sottoposti nel momento successivo al manifestarsi del lutto. Il cuore si trova ad affrontare una condizione particolarmente difficile, tutto il sistema cardiocircolatorio può risentire del forte disagio, innescando il meccanismo distrutto dell’infarto.
I sintomi di cui bisogna tener conto per prendersi cura della propria salute sono: dolori al petto, affanno e fibrillazione. Catturate tutti i segnali e non trascurateli, una maggiore accortezza in più potrebbe salvarvi la vita.