Nessuna luce in fondo al tunnel, nel nostro Paese, per quel che riguarda i consumi. L’indicatore ICC della Confcommercio, infatti, anche a valere sullo scorso mese di novembre ha fatto registrare un andamento stagnante. In particolare, l’indicatore ha fatto registrare un calo dello 0,1% rispetto ad ottobre 2011, ed un regresso dello 0,2% rispetto al mese di novembre del 2010. I capitoli di spesa, caratterizzati da una contrazione dei consumi superiori alla media, sono stati a novembre del 2011 in base alle rilevazioni della Confcommercio quelli dei trasporti aerei, auto ed abbigliamento.
Le attese sono quelle di una tendenza stagnante dei consumi in Italia anche per i prossimi mesi a causa delle incertezze legate all’occupazione. Il calo sopra la media di capitoli di spesa legati a beni durevoli conferma inoltre come si stia sempre di più assottigliando il potere d’acquisto delle famiglie in materia di spese non obbligate.
La tendenza cedente anche per il futuro, in materia di consumi, è confermata dai saldi invernali 2012 che, in base alle ultimissime stime della Federconsumatori, mentre le svendite sono comunque in corso, rivelano una caduta a due cifre degli acquisti da parte delle famiglie. Questo anche perché gli italiani hanno già spremuto i portafogli a Natale ed a Capodanno per i regali e per imbandire le tavole per i pranzi ed i cenoni. A mettere inoltre il bavaglio ai consumi 2012, nei prossimi mesi, sarà anche il nuovo aumento dell’Iva ordinaria, dal 21% al 23%, a meno che il Governo Monti non decida di fare un passo indietro.