I fattori che condizionano l’andamento delle valute traggono la propria origine dalla situazione economica di un determinato Paese a cui appartiene una data valuta. Ecco il motivo per cui il trader, in generale o nello specifico chi fa trading sulle valute, si aggiorna in tempo reale sulle notizie in calendario a livello macroeconomico.
Entrando più nel particolare del trading sulle valute, i dati che maggiormente ne condizionano l’andamento sono sicuramente i tassi di interesse. Essi vengono rilasciati dalle banche centrali di ogni Paese a tempi prestabiliti. Ad esempio per quanto riguarda l’euro, è la Banca Centrale Europea (BCE) ad avere questo compito e lo fa mensilmente, così come la Bank of England (BOE) per la sterlina o la Federal Reserve (FED) – ogni 8 mesi – per il dollaro statunitense e così via. Queste notizie, malgrado abbiano una scadenza precisa per la loro divulgazione, spesso sono rivelate prima e ciò fa sì che la sua diffusione ufficiale non porti ad una vera e propria volatilità nel mercato, che invece viene anticipata. Un maggiore tasso di interesse riferito ad una valuta, porta ad una sua più alta domanda e quindi ad un incremento del suo valore e viceversa.
Oltre ai tassi di interesse sono molti altri gli indicatori che influiscono sull’andamento delle valute: l’occupazione di un Paese, la bilancia commerciale (esportazioni meno importazioni), il PIL, i prezzi al consumo, le vendite al dettaglio e l’indice dei prezzi alla produzione (che misurano l’inflazione) ed ovviamente gli indici sentimentali (che misurano la fiducia degli investitori). Tutti questi indicatori possono essere seguiti in tempo reale gratuitamente su alcune piattaforme del web. Esistono però anche altri fattori (cosiddetti internazionali) che possono influenzare l’andamento della valute e un esempio può essere un’eventuale rivolta. Per chi opera sul mercato dei cambi è quindi importante non seguire soltanto le notizie strettamente legate al campo economico.