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Xbox e Pishing: risarciti gli utenti

Published by
Gaia D'Alessandro

Il 2012 inizia già con alcuni problemi per i possessori di un account Xbox Live che hanno già subito alcuni tentativi di pishing.

Da giorni, infatti, circolava un messaggio privato proprio all’interno del canale online di Microsoft in cui si promettevano MP (la moneta virtuale dell’XBLA) e giochi in regalo in cambio dell’inserimento dei propri dati in un apposito sito. Un messaggio di quelli che si è soliti cancellare, e alquanto ambiguo, ma diversi utenti sono comunque, caduti nella trappola ma, questa volta, l’azienda di Redmond è stata pronta ad aiutare i suoi fedeli: uno dei tanti truffati, infatti, accorgendosi che il proprio account con tanto di Microsoft Points erano stati messi in vendita, si è rivolto direttamente a Microsoft che ha subito bloccato l’account in questione, restituendolo al suo proprietario. Siccome, inutile dirlo, i Microsoft Points erano già stati spesi l’azienda li ha ripristinati al legittimo proprietario.

L’azienda, a riguardo, ha dichiarato di essere venuta a conoscenza del tentativo di pishing e di stare intervenendo a supporto di tutti coloro che sono stati truffati interagendo con questi utenti per ripristinare l’Xbox Live alla normalità. Il tutto. implementando i sistemi di sicurezza al fine di “assicurare a tutti gli utenti un’esperienza positiva per quanto riguarda il nostro supporto”.

Un intervento tempestivo, quello di Microsoft, a seguito di tutte le polemiche suscitate negli ultimi giorni dal “caso Susan Taylor”: la ragazza, infatti, si è vista prima rubare circa duecento dollari in Microsoft Points. Denunciato l’accaduto, ripristinato l’account, lei è stata vittima di un secondo attacco, con sottrazione, questa volta, di 120 dollari. Ma la seconda truffa non è andata come la prima: Microsoft si è rivelata incapace di bloccare l’account perché l’assistenza la faceva passare da un centralino all’altro. Fine della storia: una Susan Taylor molto arrabbiata ha divulgato la sua storia su internet e, nonostante il risarcimento offertole da Microsoft, continua la sua feroce crociata per rendere ancora più sicuro l’XBLA.

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Gaia D'Alessandro