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New Hampshire, Mitt Romney domina ultimi due dibattiti

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Giuseppe Timpone

Conto alla rovescia, mancano meno di 24 ore all’apertura dei seggi nello stato del nord est del New Hampshire, che sarà chiamato domani a scegliere il candidato dei Repubblicani, che dovrà sfidare Barack Obama per la Casa Bianca il prossimo 6 gennaio. E alla vigilia del voto importantissimo per la destra americana, pare che l’ex governatore del Massachussetts, Mitt Romney, sia ultra-favorito per il secondo caucus, dopo avere vinto il primo una settimana fa nell’Iowa. E come ogni appuntamento elettorale negli USA, immancabile è arrivato anche il dibattito in diretta TV.

Ad essere precisi, sono stati due i dibattiti: uno ieri sera e uno stamattina, ora italiana. Si tratta del quattordicesimo e quindicesimo di questa lunga corsa delle primarie iniziata l’estate scorsa.

L’esito di entrambi i dibattiti sarebbe per gli osservatori univoco: Mitt Romney si sarebbe imposto alla grande, mentre i suoi sfidanti non lo hanno minimamente scalfitto. Anzi, non hanno neppure cercato di graffiare più di tanto sulla sua persona, dando l’impressione di correre ormai solo per un secondo posto, che magari li possa portare ad ottenere la candidatura alla vice-presidenza.

Neppure il navigato Newt Gingrich, favorito fino a un paio di settimane fa, è riuscito ad emergere dai due dibattiti, laddove un po’ tutti si sono azzuffati tra di loro per cercare di mettere al vetriolo i difetti nel programma altrui.

Ma alla fine, i sondaggi delle ultime ore starebbero mostrando risultati sempre più favorevoli al mormone, che sarebbe in vantaggio anche nell’altro stato-chiave di questa corsa, il South Carolina. Quest’ultimo è uno stato conservatore e in quanto tale rappresenta un test per Romney, per verificare se gode di popolarità anche tra la base più di destra del partito.

Un successo in questi stati sarebbe un grosso tonificante per la sua candidatura, non tanto per il risultato finale (la nomination a Tampa di agosto sembra scontata!), quanto per la sicurezza di confrontarsi con Obama, mostrando all’esterno di godere di leadership in tutto il partito.

Considerato poco conservatore e freddo, tanto che il suo sorriso viene definito di plastica, Romney risulta ad oggi il candidato più credibile, per via della moderazione e quella dose di realismo con cui sembra affrontare i problemi, anche se non suscita entusiasmi tra la sua base. Tuttavia, viene ritenuto abbastanza in grado di acciuffare il voto centrista.

 

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Giuseppe Timpone