Francia e Germania premono per Tobin Tax e patto fiscale a gennaio

Il vertice di Berlino di oggi tra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy si è da poco concluso con l’annuncio di due novità da parte di quello che ormai è a tutti gli effetti un direttorio franco-tedesco. Il primo riguarda l’anticipo per gennaio del patto fiscale, di cui si parla dal vertice dell’8 dicembre e che i due leader sostengono essere oggetto di trattative a un punto molto buono.

L’altro tema che non potrà che scatenare opposte reazioni è la pressione della Germania per l’introduzione della cosiddetta Tobin Tax, ossia della tassa sulle transazioni finanziarie. La Merkel ha sostenuto che la Germania si batte da tempo per questo e che appoggerà la posizione di Sarkozy nel merito.

A questo punto, c‘è da registrare il fiero no degli inglesi, che dopo avere sbattuto la porta a Bruxelles un mese fa, potrebbero bloccare la decisione di Francia e Germania. Tuttavia, pare che Berlino sia intenzionata a proseguire lo stesso, anche in assenza di un accordo con Londra.

Questa mattina si era diffusa la voce che Parigi fosse alla ricerca di una soluzione alternativa alla classica imposizione della Tobin Tax, perché avrebbe avuto intenzione di reintrodurre una sorta di tassa di borsa, sul modello della City londinese, che prevede il pagamento di un’imposta di bollo sulla vendita di azioni.

In conferenza stampa, sia Merkel che Sarkozy hanno ribadito la loro fede nell’euro e si sono detti convinti che la Grecia sia un’eccezione in una situazione di emergenza e che nessuno uscirà dall’Eurozona.

 

 

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