L’apertura settimanale della coppia di valute EUR/USD mostra subito un gap di circa 30 punti in ribasso, portando un nuovo minimo per il cambio che – nella notte tra l’8 e il 9 gennaio – si attesta a quota 1,2667, superando il supporto precedente avvenuto circa un anno e mezzo fa, il 10 settembre 2010. Il supporto successivo è di un mese prima (24 agosto) ed è a quota 1,2587.
Il gap creato sul grafico è stato poi colmato in mattinata, circa un’ora prima della divulgazione dei dati macroeconomici legati all’area europea. È iniziata quindi una lieve risalita del cambio euro dollaro, conseguenza anche delle notizie economiche – con dati talvolta inaspettati – che hanno contraddistinto la mattinata.
Alle 8.00 il primo dato è l’indice della Bilancia Commerciale tedesca, ossia la differenza tra i beni esportati meno quelli importati, che risulta maggiore delle aspettative. Passa infatti da 12,5 a 15,1, mentre le previsioni erano molto inferiori (13).
Dopo 45 minuti tocca alla Francia mostrare la sua Bilancia Commerciale ed anch’essa è positiva, malgrado le previsioni fossero piuttosto negative. Si parla di un dato precedente pari a -5,6 ed una previsione (-6,0) ampiamente superata (-4,4).
I dati sono positivi anche per un l’importante indice di fiducia degli investitori Sentix – ossia lo stato d’animo degli investitori nei confronti dell’economia europea – che passa da -24 a -21,1, contrariamente alle previsioni che lo attestavano al massimo ad una soglia di -23,5.
Questa linea positiva però viene interrotta dalla Germania, relativamente alla produzione industriale che, dallo scorso mese, scende da 0,8% a -0,6%. Tale notizia ferma l’andamento rialzista del cambio EUR/USD, che però non scende oltre l’1,2743.
La resistenza della coppia di valute euro dollaro è a quota 1,2812, ossia il punto massimo toccato venerdì. Intanto oggi, tra gli eventi importanti, c’è l’incontro tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel.