Continua alla pompa il rincaro dei prezzi dei carburanti, al punto che nelle Regioni del Centro e del Sud si è arrivati anche ad oltre 1,8 euro al litro per la “verde”. A riportarlo in data odierna è la Federconsumatori nel ribadire come oramai la situazione sia insostenibile per gli automobilisti e per la famiglie chiamate a sostenere costi diretti e indiretti che rappresentano in tutto e per tutto un salasso. L’Osservatorio della Federconsumatori, non a caso, valuta la stangata diretta ai danni degli automobilisti in quasi 200 euro annui; la mazzata è frutto chiaramente anche del recente ed ennesimo aumento delle tasse sulla benzina a fronte di una quota di prelievo, attraverso le accise, che finanzia ancora missioni all’estero finite da un bel pezzo.
Ai costi diretti per gli automobilisti, pari a 192 euro, la Federconsumatori calcola che altri 161 euro annui sono da mettere in conto sia per l’effetto indiretto dell’aumento dei carburanti, sia per l’aumento dei pedaggi autostradali che è arrivato puntuale anche quest’anno.
E non finisce qui visto che incombe alla fine del terzo trimestre del corrente anno l’aumento dell’aliquota Iva ordinaria dal 21% al 23%; trattasi di una misura che il Premier Monti, ieri sera a “Che tempo che fa” su Raitre, non ha confermato e neanche smentito. Con la conseguenza che in questi casi, viste che anche le pressioni sul nostro debito, è più probabile temere il peggio. Le speranze di un ribasso dei prezzi sono ora legate sia alla “fase 2” del Governo Monti, sia al possibile calo del greggio sui mercati.