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Roma-Chievo, le pagelle dei giallorossi

Published by
Elisa Ceccarelli

E’ finita con un due a zero di rigore la prima partita dei giallorossi del campionato. Pur senza Osvaldo, la squadra di Luis Enrique riesce a dimostrarsi sempre pericolosa in zona da gol.

Stekelenburg 6: un paio di interventi facili facili per il tulipano volante, tanto per “guadagnarsi lo stipendio” in questa fredda giornata di gennaio.

Taddei 6: cambia fascia rispetto alle altre partite, ma mostra di poter giocare ovunque venga spostato. Partita senza sbavature per il brasiliano, autentica scoperta di Luis Enrique.

Juan 7: il migliore del suo reparto. Da sicurezza ai suoi con interventi sempre in anticipo e puntuali. La cura Luis Enrique gli ha davvero fatto bene.

Heinze 6,5: è il giocatore con maggiore esperienza della squadra, e lo fa vedere.

Josè Angel 6: ritrova il posto da titolare, vista la defezione di Rosi e lo spostamento a destra di Taddei. Si mostra propositivo e cerca con troppa ostinazione il gol con tiri da fuori da fuori area.

De Rossi 6,5: esce tra gli applausi dell’Olimpico. Si fa vedere in fase di copertura e detta i tempi della squadra. Imprescindibile. Dal 32’st Greco 6: forze fresche in campo nell’ultimo quarto d’ora.

Pjanic 7,5: il migliore dei suoi. Regala preziosismi, geometrie, inserimenti e sfiora anche il gol nel primo tempo su passaggio di Totti, con un tiro da fuori area deviato da Sorrentino.

Simplicio 6+: un po’ sottotono rispetto alle ultime prestazioni maestose, ma la sua fase offensiva è sempre pericolosa, e in più di un’occasione il suo “ultimo passaggio” sarebbe potuto valere il gol. Dal 22′ Gago 6: sbaglia alcuni passaggi che potrebbero costare cari, ma si fa sentire in fase difensiva.

Lamela 6,5: un rigore procurato con l’esperienza che è impossibile trovare in uno di diciannove anni. Colpi di suola, dribbling e una classe immensa per questa grandissima intuizione di Walter Sabatini.

Totti 7: 209, bisogna aggiungere altro? Dal 42′ st Caprari sv.

Bojan 6,5: si procura un rigore, e un altro avrebbe potuto essere assegnato in termini di regolamento, che l’arbitro non vede. Deve migliorare per dimostrare di essere quello di Barcellona, ma è sui binari giusti.

Published by
Elisa Ceccarelli