I prezzi alla pompa di benzina e diesel aumentano senza sosta, e nello stesso tempo aumentano anche i cosiddetti acquisti di generi alimentari a chilometri zero, ovverosia secondo il modello della vendita diretta produttore-consumatore. A metterlo in evidenza, in questi giorni caratterizzati dagli ennesimi aumenti dei carburanti, è stata la Coldiretti che per l’anno da poco conclusosi ha rilevato una crescita in Italia degli acquisti a chilometri zero pari a ben il 20% circa. Presso i mercati direttamente gestiti dagli agricoltori, i cosiddetti farmers market, si può d’altronde comprare di tutto: dalla frutta alla verdura e passando per i legumi, le conserve, il pane, il latte ed i formaggi.
Trattandosi di prodotti tipici locali, senza intermediazioni, i consumatori presso le aziende agricole possono comprare al giusto prezzo e nello stesso tempo rispettare l’ambiente in quanto i prodotti dal campo alla tavola percorrono brevi distanze rispetto invece a merci che percorrono prima di arrivare in cucina migliaia di chilometri bruciando petrolio.
Un po’ per scelta, un po’ per necessità, sono sempre di più in Italia i consumatori e le famiglie che si fanno furbe e “fanno squadra” per acquistare i generi agro-alimentari direttamente presso le imprese agricole. In merito la Coldiretti sottolinea infatti la proliferazione dei cosiddetti “Gas”, i gruppi di acquisto solidale che si coalizzano per fare la spesa e che sono composti da parenti, amici e, molto spesso, da un insieme di famiglie che abita nello stesso condominio. D’altronde l’unione fa la forza, ed ai tempi della crisi ancora di più.