Dopo le spese natalizie anche i saldi fanno flop, la crisi colpisce ancora

E pensare che per qualcuno i ristoranti erano tutti pieni. Non è bastato il trend negativo stabilito dalle spese natalizie, ora anche i saldi in tutta Italia stanno registrando un preoccupante calo di vendite. La Sicilia e la Basilicata hanno iniziato gli sconti per prime, ed ora dal 5 Gennaio si accodano il resto delle principali città italiane, con esclusione di Bolzano e Campobasso, che partiranno il 7. I primi dati secondo il Codacons sono sconfortanti, con una flessione media degli acquisti del 20%, un calo che nella misura del 35% si è riscontrato persino nella presenza stessa di persone in giro a fare shopping, sia tra italiani che tra i turisti. Nell’analisi di come e dove il cittadino medio ha preferito spendere i suoi soldi, sembra che il tutto si stia svolgendo all’insegna della ponderazione, in particolare preferendo l’abbigliamento, recandosi presso “outlet” e grandi centri commerciali, mentre gli stranieri risultano particolarmente attratti dalle boutique d’alta moda.

Per Carlo Rienzi, presidente del Codacons, è da notare che una partenza dei saldi così vicina alle festività non sembra essere stata una buona mossa, considerando che nella maggior parte dei casi si è preferito spendere tra Natale e Capodanno, anche se è probabile che nel weekend le cose migliorino.

Le situazioni delle singole città confermano generalmente l’analisi, anche nella Capitale, che pare affollata principalmente da russi e giapponesi in cerca del made in Italy, registrando un calo di circa il 25% di vendite a Roma rispetto all’anno scorso. A Napoli sembra esserci molta gente nelle strade, ma poca a comprare, mentre a Milano il calo si prevede nella misura almeno del 20% rispetto al 2011. Torino invece sembra essere in lieve controtendenza e si stima un giro d’affari complessivo per di circa 120milioni di euro per tutti i saldi invernali del 2012, 16 in meno rispetto a quelli dell’anno scorso. Secondo la Confcommercio invece, 7 italiani su 10 non rinunceranno ad aggiudicarsi qualche affare, anche se nessuno si darà alla pazza gioia, preferendo spese contenute. Secondo le previsioni, infatti, quasi il 70% dei consumatori spenderà circa 200 euro, nonostante il fatto che quest’anno tutte le principali imprese si siano allineate per offrire dei super sconti che arriveranno anche al 50% per molti prodotti.

Situazione opposta, praticamente “fantozziana” si è verificata invece presso Serravalle Scrivia, in provincia di Alessandria, dove le offertissime di un noto grande magazzino outlet hanno spinto centinaia di persone ad accamparsi nelle suo parcheggio, addirittura già dalla notte precedente e, come se non bastasse, una coda chilometrica di autoveicoli ha intasato per circa un’ora i caselli autostradali nelle vicinanze del complesso commerciale.

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