Istat, disoccupazione a novembre ai massimi da maggio 2010

Se i dati sulla cassa integrazione e sui sussidi di disoccupazione erano stati ieri poco chiari e indicavano, anzi, una situazione dell’occupazione in via di miglioramento, ecco spuntare oggi i numeri dell’Istat, che se non fanno ancora paura, certamente suggeriscono qualcosa di importante nelle nostre valutazioni.

A novembre, il tasso di disoccupazione è salito all’8,6%, in crescita dello 0,1% su base mensile e dello 0,4% rispetto allo stesso mese del 2010. Ma la situazione sembra essere drammatica, se si va tra i giovani tra 15 e 24 anni. Tra questi, il tasso di disoccupazione sale al 30,1%, ben lo 0,9% in più di ottobre e l’1,8% in più sul mese di novembre del 2010.

Tra le donne giovani e meridionali, poi, il tasso esplode al 39%, un livello esorbitante, che pone in evidenza il problema dell’occupazione giovanile, femminile e al Sud.

Diminuisce il numero degli occupati, ormai sotto quota 23 milioni, attestandosi a 29.906.000 unità. Sono 670 mila occupati in meno dall’aprile 2008.

Il dato generale sulla disoccupazione è il più alto dal maggio 2010, mentre quello specifico della disoccupazione giovanile è il peggiore dal 2004, l’anno di inizio delle rilevazioni mensili.

E ancora: si allungano i tempi per trovare un nuovo lavoro. La percentuale di quanti lo trovano dopo almeno un anno sale dal 50,1% al 52,6%, il dato più alto dall’inizio delle rilevazioni statistiche nel 1993.

Questi dati emergono con maggiore negatività, se si pensa che solo due giorni fa venivano pubblicati i numeri sull’occupazione in Germania, che mostra a dicembre tassi di disoccupazione del 6,8%, ai minimi da venti anni, con un numero di occupati di 41 milioni, record assoluto nella storia tedesca, risultando occupato un tedesco su due.

 

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