Sembra proprio che la storia di PS Vita voglia seguire quella della sua rivale, la Nintendo 3DS. Uscita in Giappone lo scorso 17 Dicembre, con relativo week end infuocato di vendite (anche se se ne aspettavano di più) e polemiche (sui primi bug e malfunzionamenti), la console portatile di Sony ha registrato uno stallo delle vendite. Dalle 325.000 unità vendute il primo fine settimana, infatti, si è passati alle 72.479 unità totali nel periodo successivo.
Proprio per questo i negozianti orientali hanno deciso di loro iniziativa (e, quindi, non com’è successo per Nintendo, per volontà di Iwata e soci) di effettuare un price cut, un taglio di prezzo della nuova PS Vita. Il fenomeno si è manifestato sopratutto per la versione dotata di 3G, quella più cara, che ha visto un abbassamento di prezzo del 20%, passando dai 29,980 Yen ufficiali agli attuali 24,999, arrivando così ad un prezzo simile al modello dotato di solo Wi-Fi.
Quest’ultima, infatti, è stata la versione più venduta della console: meno cara, non necessita di abbonamenti e, con i soldi risparmiati ci si è potuti permettere un gioco in più (assolutamente anche questi non economici).
Non ci resta che chiederci se Sony non farebbe meglio a rivedere i prezzi per l’uscita occidentale del 22 Febbraio: 250 euro per il modello con solo Wi-Fi, e qualcosa in più di 300 Euro per quello anche con 3G (al quale, dunque, bisognerebbe aggiungere anche i costi di un eventuale abbonamento), non siano, sopratutto dati i tempi, un pò troppo eccessivi. E voi comprerete al Day One PS Vita? E per quale modello opterete?