Il mercato dell’auto in Italia registra un vero e proprio crollo delle vendite, con un calo delle nuove vetture immatricolate nel 2011 del 10,88% e per un numero pari a 1.748.000 unità. Preoccupante il dato di dicembre, che vede accelerare al 15,3% il tonfo.
Ma se il mercato in generale va male, per Fiat è andata anche peggio, se è vero che la società torinese ha visto crollare del 13,8% le vendite delle proprie vetture, avendone vendute 515 mila contro le 600 mila circa del 2010.
Per effetto di un andamento peggiore della media, la quota di mercato di Fiat in Italia scende dal 30,3% del 2010 al 29,4% dell’anno appena trascorso.
Ma se il mercato italiano va male, per Fiat è stata un’annata d’oro negli USA, dove la controllata Chrysler nel solo mese di novembre ha incrementato le vendite su base annua del 45%. Per non parlare del marchio Jeep, che in Europa ha visto esplodere le vendite del 63,6% nei primi undici mesi del 2011.
Male l’andamento in Francia, dove il gruppo automobilistico torinese crolla del 13% nell’anno, contro una media generale del -2,1%.
Benissimo, invece, in Brasile, dove Torino si conferma leader indiscusso per il decimo anno consecutivo. Qui, sono state vendute 750 mila vetture, di cui 329 mila nel solo mese di dicembre, raggiungendo una quota di mercato del 21% e tenendo a distanza Volkswagen di oltre 55 mila unità.
Il dato preoccupante di dicembre non lascia intravedere un buon inizio del 2012, anche per via del clima di pessimismo generale sull’economia italiana e dell’Eurozona. Qualche speranza Fiat la affida alla possibilità che il governo intervenga, per sostenere gli acquisti di auto ecologiche, a metano, Gpl o elettriche.