Premafin sempre più su. Ipotesi conversione debiti

Il titolo Premafin continua a volare in borsa, sostenuto da acquisti massicci, in queste prime sedute di inizio anno, che gli hanno consentito di raddoppiare di valore, rispetto ai dati di chiusura del 30 dicembre scorso.

Se ieri, il titolo era balzato del 44%, questa mattina, già alle prime battute era su di oltre il 25%, grazie alle voci di un salvataggio della holding, per l’ingresso di nuovi soci e dei capitali freschi.

Ma il rinvigorimento è arrivato solo con l’ipotesi circolata nelle ultime ore di una conversione dei debiti verso le banche in capitale azionario. Nell’operazione potrebbe anche rientrare Mediobanca, purché vi sia il placet di Consob, che avrebbe più di qualche riserva a tale proposito.

Si parla di un aumento di capitale di Premafin per 400 milioni, che sarebbe sottoscritto dal fondo Clessidra per almeno 200 euro e da altri soci, come Permira, Sator, etc. Tuttavia, alcuni di questi avrebbero espresso la volontà di entrare, a patto che le banche rientrino nell’operazione, attraverso la conversione dei 322 milioni dei crediti vantati e riscadenziati lo scorso giugno 2011.

Le banche chiedono ai Ligresti di partecipare alla ricapitalizzazione in FonSai, per almeno 5-10 milioni di euro sui 225 richiesti, al fine di non scendere sotto la quota del 30% nella compagnia assicurativa. Oggi, Premafin controlla il 35% di FonSai e quest’ultima dovrà ricapitalizzarsi fino a 750 milioni di euro.

I tre fratelli Ligresti non avrebbero voglia e liquidi per partecipare all’operazione, cosa che farebbe diluire la quota Premafin fino a un minimo del 7% in FonSai.

Alcune indiscrezioni, addirittura, ipotizzano che il socio sottoscrittore nuovo potrebbe essere Unipol, tanto che oggi vi sarebbe un incontro tra questi e i Ligresti, al fine di trovare un’intesa e sotto la mediazione di Mediobanca.

 

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