Fenomeno soprannaturale, simbolo dell’anno “apocalittico” in cui molti credono siamo entrati o semplice conseguenza delle azioni umane? Decisamente la seconda.
A distanza di un anno, negli Stati Uniti si ripresenta il fenomeno della morte di numerosi volatili, i quali cadendo al suolo hanno dato vita a scenari inquietanti.
È accaduto il 1 gennaio scorso a Beebe, una piccola cittadina nel centro dell’Arkansas. I cittadini si sono risvegliati con le strade invase da migliaia di merli morti piovuti dal cielo. Il fenomeno ha ovviamente turbato tutti e come l’anno scorso, lo stato dell’Arkansas è finito nuovamente al centro dell’attenzione mediatica.
Al di là del mistero che si vuole far credere, il motivo per cui i numerosi uccelli sono morti è ben noto ed è legato ai festeggiamenti per la fine dell’anno. I botti di Capodanno, infatti, sarebbero la causa del fenomeno.
I poveri animali, spaventati e disorientati, sarebbero finiti contro pali della luce ed edifici, cadendo feriti al suolo e morendo dopo poco. Molti di essi sarebbero morti anche a causa di malori provocati dallo spavento per i forti rumori.
Proprio per questo motivo, negli Usa come in Italia, molte città avevano vietato l’uso dei botti per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, soprattutto in quei luoghi che l’anno scorso erano stati protagonisti di questo fenomeno, ma probabilmente, l’appello è caduto nel vuoto.
Troppo semplice dare la colpa alla profezia dei Maja. La fantomatica fine del mondo prevista per il 21 dicembre 2012 non ha niente a che fare con la morte di poveri animali che solo ed unicamente a causa dell’uomo hanno pagato con la loro stessa vita il prezzo di una tradizione che si ripete ogni anno. Poco importa se a perdere la vita sono migliaia di animali, l’importante è festeggiare.