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Conviventi uccisi a coltellate nel Salernitano

Published by
Eliana Formisano

Sarebbero di due conviventi e non di una coppia di coniugi, come inizialmente era stato detto, i cadaveri trovati ieri sera in una casa delle campagne all’estrema periferia di Albanella, nel Salernitano, un piccolo comune della Piana del Sele, poco distante da Capaccio-Paestum. 56 anni lui, Armando Tomasino, e qualche piccolo precedente penale, 51 anni lei, Maria Francesca Lamberti.

Sui loro corpi numerose ferite di arma da taglio che, secondo i primi esami del medico legale, ne hanno provocato il decesso. A ritrovarli intorno alle 23 di ieri sera e a chiamare i carabinieri, il figlio 19 enne della donna, al suo rientro a casa, ubicata in località Fravita, zona piuttosto isolata.

Per i carabinieri di Capaccio e della Compagnia di Agropoli, intervenuti sul luogo del delitto, si tratterebbe dunque di un duplice omicidio sul quale, al momento, aleggia il mistero. Sembra tuttavia esclusa, a causa della condizione economica delle vittime, la pista di una rapina finita male: si tratta infatti di una coppia indigente, che viveva del solo lavoro di lui, svolto recuperando scarti di automobili, ferro e rame usati, mentre la donna era casalinga.

Secondo le prime indiscrezioni il Tomasino sarebbe stato già coinvolto, qualche anno fa, in un episodio di cronaca per una questione sentimentale: nel 2005 avrebbe sparato al compagno della sua ex, una donna poco più giovane di lui, dopo averlo raggiunto a casa di lei ed essersi azzuffato con il nuovo contendente. Il colpo esploso durante la colluttazione ferì lievemente ad una mano il rivale in amore ed il Tomasino si diede alla fuga, per poi recarsi all’ospedale di Eboli e farsi a sua volta medicare le ferite riportate. Lì lo avrebbero raggiunto i carabinieri per condurlo in carcere.

L’intera area del cortile e della casa rurale è stata perlustrata dai carabinieri per tutta la notte con imponenti luci da campo; stamattina i rilievi e il sopraggiungere dei familiari, particolarmente sconvolti per l’efferatezza dell’uccisione, un vero e proprio massacro, con 13 coltellate inferte a lui e 15 a lei.

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Eliana Formisano