Beppe Grillo: “Equitalia? Se la si chiude, nessuno ne sentirà la mancanza”

In un’atmosfera sociale sempre più tesa, dove balzelli, tariffe e tasse crescono ormai quotidianamente (basti guardare la benzina), e con i protagonisti della politica totalmente incapaci di rispondere con equità ai disagi della gente, si innesca una nuova polemica nei riguardi di Equitalia. La società pubblica incaricata della riscossione dei tributi è stata oggetto di uno dei post di Beppe Grillo sul suo celebre blog. Il comico genovese ha ricordato come ormai gli attentati contro esponenti di tale Società si siano fatti all’ordine del giorno e come il ruolo di tale ente in epoca di crisi economica sia visto sempre più come qualcosa di deplorevole, quasi criminale, da molti cittadini.

Grillo chiede a Monti, alla luce degli eventi recenti, di riflettere sopra il ruolo ed i comportamenti di Equitalia e, eventualmente, di eliminarla.

Sotto il post centinaia di commenti di cittadini italiani hanno richiamato l’attenzione sulla (secondo loro) crudeltà ed ingiustizia di molti interventi della Società, posseduta per il 51% dall’Agenzia delle Entrate e per il 49% da Inps. Si sentono vessati da un sistema che ricorda molto la riscossione iniqua dei tributi degli antichi soldati romani (anche loro agivano in nome di una legge) contro i poveri di allora. Il loro malcontento ci trasmette l’idea di un ente disumano che godrebbe delle difficoltà economiche delle persone, fino a stritolarle in un meccanismo che non tocca i ricchi evasori, ma solo i disgraziati che devono pagare canoni e tasse, anche quando non hanno un reddito per poterselo permettere. C’è chi dice: “Fanno solo il proprio lavoro” e chi risponde: “Meglio morire di fame, che fare un lavoro del genere!”.

D’altronde spesso abbiamo ricordato un esempio scolastico: ci siamo chiesti se sia corretto che chi abita in città come Roma o Milano e possiede un’unica casa medio-piccola, che di certo non produce alcun reddito, visto che gli serve per vivere, e sulla quale magari ha un mutuo da pagare di molti anni, sia colpito con un’ulteriore imposta (la reintroduzione dell’Ici) a prescindere dal reddito o dal fatto di essere occupato o meno (esempio: perdo il lavoro, ho un casa che ha una determinata rendita catastale, visto che abito a Roma o a Milano, e da disoccupato devo pure pagare l’Ici quando non avrei in teoria ora neanche più i soldi per mangiare?). Se non paghi arriva comunque Equitalia: allora Beppe Grillo si chiede se dietro chi giustifica questi attentati (tutti comunque oggettivamente esecrabili!) non ci sia un ragionamento del genere del cittadino comune… Criminale una domanda indiretta con questi contenuti, oppure sarebbe criminale non farsela?

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