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Sarà vietato festeggiare coi botti a Torino, Venezia e Bari, anche per salvare gli amici animali

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Giuseppe Di Spirito

Ogni anno, in occasione dei festeggiamenti del capodanno, sembra accentuarsi la lotta ai fuochi d’artificio, proibiti e non, e stavolta la novità arriva da 3 importanti città, Venezia, Torino e Bari, dove sarà letteralmente vietato sparare i botti di capodanno. A Torino, l’iniziativa è arrivata dopo aver valutato il tragico impatto che hanno i fuochi d’artificio nei confronti degli animali. L’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) ha divulgato dei dati sconcertanti, secondo i quali ben 5.000 animali perderebbero la vita a causa della paura causata dai rumorosi festeggiamenti di San Silvestro e di questi circa 500 sarebbero cani, gatti ed uccellini.

L’assessorato all’Ambiente ha quindi specificato che i trasgressori rischieranno una multa da 25 fino a 500 euro e persino una denuncia penale, tanto che lo stesso Comune di Torino ha infine annullato il tradizionale spettacolo di fuochi di mezzanotte, mantenendo però il concerto in piazza di Renzo Arbore.

A Venezia invece è stato il comandante generale della polizia municipale, Luciano Marini, ad emettere una ordinanza per vietare non solo l’utilizzo di “fuochi, petardi, castagnole o altri artifici esplodenti” ma anche il trasporto stesso di tale materiale per tutta la giornata di sabato 31 e domenica 1. Anche in questo caso delle salate multe attendono gli eventuali “spericolati”, insieme al sequestro dei botti “proibiti”, un divieto che varrà particolarmente nella zona di Piazza San Marco, sulla terraferma ed a Mestre e in Piazza Ferretto, luoghi che saranno pattugliati dalla polizia. Infine (per il momento) arriva direttamente dalla “pagina fan” su Facebook di Michele Emiliano, sindaco di Bari, il terzo annuncio: anche il capoluogo pugliese si allineerà alle due grandi città del nord, tramite un provvedimento che verrà firmato giovedì prossimo,

Questo l’annuncio, che a giudicare dai centinaia di commenti giunti sul social network, pare aver riscosso un notevole successo:A furor di popolo ho deciso di adottare l’ordinanza che vieta i botti di Capodanno al fine di tutelare la sicurezza delle persone e di altri esseri viventi. E’ chiaro che si tratta di un inizio e che i risultati probabilmente non saranno decisivi. Ma è evidente che Bari deve e può fare questo ulteriore salto di civiltà”

Il provvedimento di Torino, sebbene partorito da una giunta di centrosinistra, riceve un inaspettato plauso dall’ex ministro Maria Vittoria Brambilla, che spiega come cani e gatti, a causa dell’udito maggiormente sviluppato rispetto agli esseri umani, vengono particolarmente danneggiati dalle ripetute esplosioni dei fuochi d’artificio. “Mi auguro che questo bell’esempio sia seguito quanto prima da tutti i Comuni italiani” conclude l’esponente del Pdl.

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Giuseppe Di Spirito