Il primo ministro russo Vladimir Putin è il primo candidato ad essersi registrato per le elezioni presidenziali del prossimo marzo. Resta favoritissimo per il voto, anche se è oggetto di un attacco senza precedenti da parte delle opposizioni e di buona parte dell’opinione pubblica. Alla vigilia del discorso che terrà davanti ai delegati del Fronte Popolare, il premier ha iniziato ad andare nuovamente in TV, al fine di migliorare la sua immagine e serrare i ranghi all’interno della sua coalizione. Il Fronte Popolare è stato creato a maggio, proprio per captare i voti in uscita da Russia Unita. Si tratta di una coalizione che dovrebbe rappresentare una più vasta rappresentazione del putinismo e retta da fedelissimi.
Alla trasmissione “Parla con Vladimir Putin”, il premier si è detto pronto a dialogare con le opposizioni che sono scese in piazza, ma ha anche rimarcato come esse non abbiano né un leader, né un programma comune. In queste condizioni, ha aggiunto, non è possibile instaurare una comunicazione. Semplicemente, molti di loro sono in piazza a contestare, ma senza avere un obiettivo e senza proporre alcunché.
Nel prosieguo della trasmissione, Putin ha affermato che le istituzioni non hanno ad ora utilizzato nel pieno delle potenzialità internet e, pertanto, ha annunciato che sarà sua intenzione lanciare un piano per consentire ai cittadini di avere una sorta di filo diretto con chi li rappresenta. Quanto all’ipotesi della censura, Putin nega che vi possa essere una tale realizzazione, sia perché non sarebbe tecnicamente possibile, sia anche perché ciò non sarebbe corretto politicamente. Poi il premier ha ammesso di utilizzare poco internet, perché non ha tempo per queste cose.
Si tratta di una vera rivoluzione dentro al Cremlino e alla Duma, sostengono gli esperti di comunicazione. Le istituzioni di Mosca vorrebbero aprirsi ai cittadini, dialogando con le nuove tecnologie. A chi ipotizza l’importazione del modello cinese, tali esperti sostengono che la sua applicazione non sarebbe possibile, perché internet è in Russia il settore più indipendente della società.
Anche da un punto di vista politico, la prima risposta concreta alle manifestazioni di piazza è arrivata con il siluro di Vladislav Surkov, ideologo del putinismo e secondo a Medvedev all’interno del Cremlino.