La benzina ed il diesel, beni di prima necessità, sono al top in Europa, in termini di prezzo finale alla pompa, grazie all’aumento della tassazione. A metterlo in evidenza, in accordo con quanto riportato dalla Confcommercio, è stato il Presidente Nazionale della Federazione italiana gestori impianti stradali carburante (Figisc), Luca Squeri, sottolineando in particolare come a causa dell’elevata tassazione sui carburanti in Italia il prezzo della benzina sia il più alto d’Europa, mentre per il gasolio trattasi del secondo prezzo più alto nel Vecchio Continente.
Secondo la Figisc è difficile parlare di liberalizzazioni e di abbassamento dei prezzi quando l’aumento della tassazione sui carburanti è così aspro e pari, solo nel 2011, ad una media pari alla bellezza di 20 centesimi di euro al litro. Proprio in data odierna, giovedì 29 dicembre del 2011, la Federconsumatori in materia di carburanti è nuovamente intervenuta con una nota denunciando ancora una volta come i costi a carico degli automobilisti per fare il pieno siano diventati insostenibili.
Trattasi, infatti, di rincari che solo da un anno all’altro sono pari a 360 euro considerando i soli costi diretti. Ma poi ci sono anche i costi indiretti visto che i maggiori oneri per i trasporti su gomma non fanno altro che tirare in alto i prezzi al dettaglio. Come uscire da questo circolo vizioso che danneggia le famiglie? Ebbene, secondo la Federconsumatori occorre non solo accelerare in materia di liberalizzazioni, ma occorre anche mettere in campo controlli e verifiche tali da contrastare ogni meccanismo e pratica di natura speculativa.