Il problema degli aggiornamenti Android si risolve pagandoli, secondo James Kendrick

In questo ultimo periodo abbiamo dato ampio spazio sia qui nella sezione Cellulari che nella sezione Tecnologia ai fatidici aggiornamenti ad Android 4.0 Ice Cream Sandwich. È innegabile che nel panorama del s. o. mobile di Google bisogna avere a che fare con smartphone e/o tablet che diventano troppo presto obsoleti.

Ne è un esempio assoluto la riluttanza di Samsung nel rilasciare un aggiornamento ufficiale ad Android ICS per il device Galaxy S (smartphone Android più venduto nel 2010 e ancora oggi uno dei device più venduti della storia del robottino verde).

Il problema degli aggiornamenti Android spesso si risolve tramite custom rom come CyanogenMod e MIUI che riescono ad arrivare dove gli update ufficiali non riescono visto che spesso anche la comunità di beta tester che si prendono il tempo di collaudare gli smartphone nella vita reale riesce ad individuare dei piccoli bug e quindi si riesce ad ottimizzare al meglio la fluidità e le varie funzioni.

Ma secondo James Kendrick di ZdNet il problema degli aggiornamenti ufficiali si potrebbe risolvere facendo acquistare agli utenti l’upgrade di versione. In pratica, non si tratterebbe di pagare per l’update da Android 2.3.3 ad Android 2.3.7 ma ad esempio da Android Gingerbread ad Android Ice Cream Sandwich.

Kendrick mette in evidenza che con soli 15 dollari e solo un 10% degli utenti Android calcolati su 700.000 attivazioni giornaliere (attualmente la media è di 500.000 attivazioni al giorno) i produttori potrebbero guadagnare 400 milioni di dollari. E voi sareste disposti a pagare per avere la garanzia di ricevere un aggiornamento ufficiale per il vostro smartphone?

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