Abbiamo parlato spesso dell’obesità e degli effetti devastanti di questo grave disturbo alimentare che ripercuote sulla salute del corpo umano. A questa patologia sono, infatti, riconducibili tante gravi malattie cardiache, respiratorie e circolatorie. Avere una media di 30 chili in più che gravano sull’organismo innesca dei meccanismi tali dai quali è difficile poter tornare indietro. Essere in sovrappeso, oggi, si apprende tramite gli studi di due ricercatori, che grava anche sul funzionamento del nostro cervello.
Gli studiosi che affermano ciò, sono il professor Michael Swartz dell’University of Washington, ed il professor Jeffrey Flier del Beth Israel Deaconess Medical Center; rispettivamente di Seattle e di Boston.
Gli studiosi hanno scoperto, infatti, che il grasso in eccesso causerebbe una sorta di blocco nella parte del cervello dove risiede l’ipotalamo; una zona importante dove i neuroni oltre alle loro classiche funzioni hanno anche il compito di gestire la sensazione di fame e sazietà. Questo dimostra che il grasso non impedisce la regolare attività delle cellule ma ne impedisce anche il corretto rinnovamento. Questo discorso si sposerebbe di fatti benissimo con la dura realtà dell’obeso, ossia quella di mangiare senza avere il controllo sulla sua reale fame e sensazione di sazietà.
E’ una sorta di circolo vizioso dal quale uscire è e rimane un’impresa molto ardua per i soggetti obesi. Questo avvalora sempre di più, così come anche in altri campi, la tesi della prevenzione. Imparare ad avere uno stile di vita sano e conoscere le corrette abitudini alimentari fin da bambini è importante per salvaguardare la propria salute per il propssimo futuro.