Il gruppo Gavio ha acquisito il 33,3% di Igli, grazie alla cessione della partecipazione di FonSai della famiglia Ligresti. L’accordo è stato sottoscritto ieri a un prezzo unitario di 10,89572 euro per ciascuna delle 8,04 milioni di azioni, in mano ai tre fratelli.
Igli controlla la società di costruzioni Impregilo con il 29,96%. L’accordo di ieri si è basato su una valutazione sottostante delle azioni Impregilo di 3,65 euro ciascuna. Adesso Gavio potrebbe raddoppiare la sua partecipazione nella controllata, passando da 10% fino al 20%. Ma Benetton, tramite Atlantia, ha il diritto di opzione sulla metà delle azioni FonSai messe in vendita, grazie a una previsione del patto di sindacato.
Di fatto, se Benetton esercitasse tale diritto, Gavio raggiungerebbe il 15%, alla pari con Salini, altro grande socio di Impregilo. Per ora non trapela nulla sulle intenzione della società del Nord Est, ma si sa che non intenderebbe mollare Impregilo.
A questo punto, la situazione è la seguente: Salini è al 15%, Benetton al 10% e Gavio al 20%. Se ci si avvalesse dell’opzione, la composizione muterebbe in 15-15-15. In sostanza, un pò tutti sarebbero potenziali azionisti di controllo, dopo un’Opa sul flottante rimanente. Per acquisire un altro 50% del capitale Impregilo, l’esborso viene calcolato in circa 500 milioni.
Gavio avrebbe la liquidità sufficiente per fare ciò, senza nemmeno ricorrere all’indebitamento. E anche Salini, costruttore romano, sarebbe orientato a scalare la società, in modo da creare un colosso italiano delle costruzioni, il primo in Italia e quindicesimo in Europa. Bisognerà vedere se Gavio o Salini vorranno passare per un accordo con Benetton, visto che Mediobanca media per evitare che resti socio di minoranza.