“Per salvare l’Italia l’agricoltura non può morire“. E’ questo l’appello che è stato rivolto al Premier e senatore a vita Mario Monti, da parte degli associati alla Confagricoltura. Un appello che, in particolare, è stato rivolto attraverso l’invio di cartoline al Premier Monti riportanti ognuna un paesaggio agricolo italiano lussureggiante. A comunicarlo nei giorni scorsi è stata proprio la Confagricoltura nel cogliere l’occasione per sottolineare e ribadire come per il made in Italy e per l’export tricolore il sistema agricolo italiano rappresenti una base assolutamente insostituibile sia per la qualità, sia per la sicurezza dei prodotti.
Nell’appello al Premier Mario Monti gli associati alla Confagricoltura fanno inoltre presente come quello agricolo sia un settore primario avente una valenza strategica per il nostro Paese, e come di conseguenza la terra non possa essere un bene da tassare al pari di un bene di lusso. Ragion per cui non si deve correre il rischio che dell’agricoltura italiana resti solo il ricordo, proprio quello raffigurato in una bella cartolina.
A rincarare la dose nei giorni scorsi c’ha pensato anche Nicola Motolese, il Presidente dell’associazione dei giovani di Confagricoltura, il quale in merito alla manovra del Governo Monti ha dichiarato come gli effetti della stessa siano tali da essere devastanti per quelle imprese agricole a conduzione giovanile. Questo perché le misure messe a punto dal Governo, ed approvate in Parlamento, da un lato rischiano di far chiudere le imprese agricole esistenti, e nello stesso tempo viene impedita la nascita di quelle nuove e, quindi, il ricambio generazionale in agricoltura.
