Sorpresa sotto l’albero, aumenta Canone Rai a 112 euro

Non possiamo parlare di stangata, ma certamente è l’ennesima notizia che va nella direzione opposta ai desideri degli italiani. Il ministero dello sviluppo economico avrebbe deciso di aumentare il Canone Rai, adeguandolo all’inflazione. Pertanto, quest’anno gli utenti del servizio radio-televisivo pubblico dovranno pagare 112 euro, contro i 110,50 euro dello scorso anno.

Un piccolo aumento di 1,50 euro, che però non tiene conto del tasso di sfavore che questa tassa incontra tra gli italiani, che la considerano la più odiata, secondo un sondaggio di alcuni mesi fa.

E così in quattro anni, il Canone è passato dai 106 euro del 2008 ai 112 euro di quest’anno. E non è un caso che sia una delle tasse più evase. Si calcola che il 30% dei possessori di un televisore non la paghino, gravando sulle casse di Viale Mazzini per 600-700 milioni di mancate entrate.

Negli ultimi tempi si è anche pensato di inserire il pagamento automaticamente in bolletta, con la luce, al fine di fare pagare il Canone a tutti. Ma in attesa che qualcosa cambi, non si parla nemmeno lontanamente di ridurre il contributo chiesto agli italiani, che se non è esoso, in confronto a quello previsto negli altri stati europei, di certo è poco giustificabile.

Sarà proprio vero che nel 2011 il servizio pubblico necessiti ancora di risorse per andare avanti? Non è che i dirigenti Rai e la politica italiana siano rimasti a vecchi paradigmi, che non hanno significato ai giorni d’oggi? Gli introiti pubblicitari, se si sbloccasse la capacità di raccolta delle reti Rai e al contempo di vendesse sul mercato una parte consistente di questo complesso industriale (servono tre reti + quelle digitali pubbliche?), farebbero venire meno il bisogno di elemosinare denaro pubblico al contribuente. Che non ne può più!

 

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