Il 2012 non sarà una riedizione del 2008, negli USA. La parata di vip e starlette, che poco più di tre anni fa sfilò tutta in favore di un semi-sconosciuto Barack Obama, consentendogli di arrivare alla Casa Bianca senza colpo ferire, non c’è più. O meglio, Hollywood resta tradizionalmente schierata con i Democratici, ma rispetto a quanto accaduto nel 2008, nei prossimi mesi assisteremo più a una sorta di discesa in campo per “puro spirito di servizio” dei cantanti e attori di Hollywood, mentre è da ricercare negli annali dei ricordi l’entusiasmo e la speranza con cui centinaia di illustri milionari convinsero l’intera America che Obama fosse “the right man”, l’uomo giusto e in grado di rivoluzionare i destini della società USA.
Ma se già da tempo attorno al presidente scricchiola tutto l’apparato che lo catapultò a furor di popolo a Washington, con anche Facebook a sostenere in stile perfettamente bipartisan i due schieramenti, quando nel 2008 fu la chiave del successo di Obama, adesso a stroncare il presidente in carica ci pensa l’attore Matt Damon.
Il protagonista di “The Bourne Identity”, intervistato da “Elle”, per l’uscita del suo ultimo film “We Bought a Zoo”, ha definito Obama “un presidente senza palle”. E chi si potrebbe aspettare una sorta di porta lasciata socchiusa per le prossime elezioni dovrà rimanere deluso, perché le parole di Damon all’indirizzo dell’inquilino alla Casa Bianca sono state durissime. L’attore ha affermato che Obama ha frainteso il suo mandato e di essere stufo di politici che pensano solo a come farsi rieleggere. “Avremmo bisogno di uomini politici che risolvessero i problemi della gente”, ha aggiunto irritato.
Damon ha continuato, sostenendo che sarebbe stato meglio per l’America avere avuto un presidente da un solo mandato, ma che avesse fatto le cose giuste in una prospettiva di lungo periodo, piuttosto che tenersi l’uomo sbagliato per due mandati.
“Non spero più nell’audacia”, ha continuato, giocando sulle parole del titolo del libro di Obama “L’audacia della speranza”. E l’attore americano ha proseguito il suo discorso, raccontando di un uomo che gli avrebbe detto che non si farà fregare mai più da un politico.
Già un anno fa, Matt Damon aveva criticato la politica sull’istruzione di Obama, sostenendo che non è retribuendo gli insegnanti sulla base delle valutazioni sugli studenti che si migliora la scuola. E’ un fare tutto meccanico, aveva detto Damon, ma non si insegna nulla agli studenti.
Con la critica di ieri, è il primo caso di rottura davvero grave tra il mondo del cinema americano e Barack Obama.