Il Giappone è un Paese che affascina moltissime persone: qui usanze e tradizioni sono ben salde e vivono in sintonia con lo stile di vita “ultra-moderno” dei giapponesi.
Lo Shogatsu, il Capodanno in Giappone, è un tripudio di tradizioni che si rinnovano. Il nuovo anno, per i giapponesi, è vissuto come una vera e propria rinascita. In questo senso, assumono particolare importanza i bonenkai parties, paragonabili ai nostri “buoni propositi” dell’anno, ma considerati come veri e propri doveri da portare a termine entro l’anno. Portare con sé i bonenkai parties nel nuovo anno, infatti, non è affatto di buon auspicio.
Un’altra usanza è quella di decorare gli ingressi delle case con pini o rami di bambù e con i cherry plum, alberi simili ai nostri susini. Importantissima è la pulizia della casa e degli abiti.
Ma passiamo all’aspetto culinario. O-sechi ryori è la denominazione di una speciale preparazione per l’inizio dell’anno. Composto da molti piatti, per la maggior parte, freddi, serviti in scatole di lacca. Il tipo di pietanze varia dalla regione, ma in genere sono presenti cibi che vengono associati ad auspici di felicità, salute e prosperità, come i Kuromame- fagioli di soia nera-, la Tai- l’orata-, il Kouhaku kamaboko- un pasticcio di pesce in forma cilindrica rosso e bianco, colori che rappresentano rispettivamente la gioia e la sacralità, la forma rappresenta l’alba-, e l’ Otoso- un tipo di sake speziato che si pensa uccida gli spiriti cattivi e sia rigenerante e di buon auspicio per un anno di salute, senza malattie-.
Queste sono solo alcuni dei molti riti che riempiono l’atmosfera del passaggio al nuovo anno in Giappone. Perché non viverle in prima persona, andando in questo Paese affascinante?