Dopo cinque ribassi mensili congiunturali di fila, nello scorso mese di ottobre del 2011 in Italia l’indice del commercio al dettaglio rilevato dall’Istat è aumentato rispetto al mese precedente dello 0,1%. A comunicarlo è stato proprio l’Istituto Nazionale di Statistica nel precisare come tale variazione congiunturale positiva sia frutto del -0,1% per i prodotti non alimentari, e del +0,7% per quelli alimentari. Considerando comunque gli ultimi tre mesi, da agosto ad ottobre del 2011, l‘indice ha fatto registrare una contrazione dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti.
Ancor più negativo è il quadro a livello tendenziale, con l’indice che ad ottobre 2011, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, è sceso dell’1,5% per effetto del secco -2,5% per le vendite di prodotti non alimentari, compensato solo in parte dal +0,9% relativo alle vendite di prodotti alimentari.
A pagare cara la stagnazione dei consumi ancora una volta nello scorso mese di ottobre del 2011 sono state le imprese della distribuzione operante sulle piccole superfici, dove le vendite sono infatti scese del 2,2%; ma inizia a perdere colpi anche la GDO, ovverosia la Grande Distribuzione Organizzata, con un calo tendenziale delle vendite pari allo 0,5%. Questi dati confermano tra l’altro gli allarmi più volte lanciati dalla Confesercenti in merito al rischio che tanti piccoli negozi, del commercio alimentare e non, di questo passo abbasseranno le saracinesche. Servono infatti con urgenza misure di rilancio della crescita che portino a più occupazione e, quindi, a maggiori soldi in tasca per le famiglie che stringono sempre di più la cinghia a causa della congiuntura sfavorevole.