Ennesimo capitolo dello scontro tra i soci italiani di Delmi e quelli francesi di Edf, azionisti di Edison, la società energetica quotata a Milano. Quando sembrava che ci si fosse avviati quasi alla fine della storia lunga delle trattative per un accordo, i maggiori azionisti di Delmi, a sua volta socio di controllo di Edison, ossia A2A e Iren, hanno lanciato una proposta a Edf, che rimette di nuovo in discussione l’accordo raggiunto a ottobre.
In sostanza, Delmi si prenderebbe la controllata Edipower, mentre Edf assumerebbe il controllo totale di Edison. L’idea degli italiani, quindi, è di una netta separazione e con l’intento in futuro di fondere Delmi con Edipower, dando vita al secondo gruppo energetico dell’Italia.
Ai francesi di Edf sarebbe anche garantito il prosieguo delle forniture di gas da Edison a Edipower. L’offerta degli italiani sarebbe del tipo “prendere o lasciare”, ma in tale caso, afferma anche l’assessore al bilancio del Comune di Milano, Bruno Tabacci, si darebbe vita a uno scontro durissimo tra le parti.
E a quanto pare, ancora una volta potrebbe scendere in difesa di un presunto “interesse nazionale” anche il governo italiano, che con Passera ha giudicato l’asset strategico. Un modo anche per mettere i francesi sotto pressione, i quali adesso invocano una ricapitalizzazione di Edison per 1,3 miliardi, al fine di evitare il declassamento di Standard & Poor’s e Moody’s.
E oggi, francesi e italiani si incontrano per il consiglio di amministrazione, che i primi ritengono decisivo, mentre i secondi lo giudicano poco più di una ritualità. Si preannunciano scintille.