Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, risponde alle accuse sul governo Monti, ribadendo che la democrazia non è stata violata. Infatti, secondo il Presidente, l’operazione che ha portato alla formazione dell’attuale esecutivo non è stata antidemocratica: “E’ una leggerezza dire che la democrazia è stata sospesa. Con il governo Monti non c’è stato alcuno strappo costituzionale”. Il Presidente ha parlato durante la cerimonia per gli auguri alle alte cariche pubbliche.
I detrattori del governo Monti, arrivati anche a parlare di “morte” della democrazia, vengono colpiti dalle parole di Napolitano, che dà la colpa alla classe politica e alla sua incapacità di far fronte comune nel momento di crisi: “La lunga, irriducibile contrapposizione, al limite dell’incomunicabilità che si era determinata tra le forze politiche – dice – ha reso impraticabile ogni ipotesi di larga coalizione come il presidente incaricato ha potuto ben presto constatare”. Napolitano poi continua, dicendo che secondo lui la volontà del popolo non è stata violata: “La fiducia accordata al governo Monti è avvenuta perchè occorreva scongiurare in una fase così critica una paralisi e uno scontro elettorale devastante. Non mi risulta che ci sia stato un tradimento della volontà popolare. La data limite per il ritorno alle elezioni, in Italia, è già segnata dal termine naturale della legislatura”.
Napolitano parla anche dell’ultimo Berlusconi, definendo la situazione di allora insostenibile: “La sostenibilità anche internazionale era giunta a un punto limite. A me toccava solo registrare e seguire imparzialmente le reazioni delle forze in campo fino a quando il presidente del consiglio Berlusconi, prendendo atto di una situazione così critica, dopo l’esito negativo di una votazione significativa in Parlamento, si è risolto, con senso di responsabilità, a rassegnare le dimissioni”.
Il Presidente ha poi concentrato il suo discorso sulla fiducia che ripone nell’attuale Governo, rinnovata ora dalle ultime misure anti-crisi: “L’ampiezza e la continuita’ dello sforzo appena avviato, prova di un condiviso senso di responsabilità delle forze politiche”. “La strada è in salita, ma l’Italia può farcela”.
Il capo dello Stato ha parlato anche delle iniziative nel 2011 per l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia, che ha “riconciliato il Paese con la propria storia più di quanto si potesse prevedere”. Napolitano ha poi dichiarato che “le celebrazioni hanno confermato l’artificiosità e vanità della predicazione secessionista”, riferendosi ovviamente alla volontà di secessione della Lega Nord.
Proprio di Roberto Calderoli, ex ministro leghista, sono le parole più dure in risposta alle dichiarazioni di Napolitano: “Le dimissioni di Berlusconi non sono state spontanee ma sono state fortemente sollecitate dai poteri forti. Il governo Monti e’ un governo non legittimato”.