Come se non fossero bastate Calciopoli e Calciopoli Bis a creare scompiglio nel nostro calcio, e a fargli perdere credibilità, l’ennesimo scandalo ha colpito la Serie A, la Serie B e la Lega Pro. Si tratta del Calcioscommesse, che nel giugno scorso ha afflitto come un fulmine a ciel sereno il calcio italiano. L’indagine è stata condotta dalla squadra mobile di Cremona, e ha coinvolto alcuni giocatori di Serie A, come il capitano dell’Atalanta Cristiano Doni, e l’ex attaccante della Lazio, Beppe Signori.
Sei mesi dopo, sono partiti ben 17 ordini di custodia cautelare, che hanno indignato non solo noi appassionati, ma anche i dirigenti e i calciatori delle varie società.
“Questa è un’altra pagina che non onora lo sport italiano -ha dichiarato Gianni Petrucci, il Presidente del Coni. Siamo tutti turbati, ma anche le leghe devono esserlo. La Lega di A ha fatto un incontro ieri sera e nessuna parola è stata detta su quello che accaduto, parlano solo di divisioni di soldi”. Parole dure, quindi, non solo sullo scandalo in sé, ma anche su coloro che non si stanno occupando seriamente del problema.
Non solo indignazione per il Calcioscommesse, ma anche elogi per il coraggio del calciatore Farina che ha denunciato il tentativo di truccare una partita. A tesserne le lodi l’Assessore allo Sport della Provincia di Perugia, Roberto Bertini: “Va sottolineato e lodato il comportamento di chi non solo ha detto di no, ma con un gesto di responsabilità civile ancor prima che sportiva ha denunciato il tentativo di corruzione contribuendo a portare alla luce un sistema di partite truccate con un giro di soldi incredibile e un’organizzazione criminale strutturata a tirare le fila. Il calciatore Simone Farina merita grande rispetto per il gesto compiuto e la Provincia di Perugia si rallegra di un segnale positivo così forte che viene dal suo territorio”.