Luca Cordero di Montezemolo ha festeggiato proprio ieri i 20 anni di presidenza nella scuderia del Cavallino Rampante. Come lui stesso ha dichiarato si è trattato di un periodo fatto di alti e bassi, di grandi successi e anche grandi delusioni.
Montezemolo ha voluto ringraziare tutte le persone che gli sono state vicine in questi anni dichiarando che Ci sono delle persone che voglio ringraziare per avermi aiutato in tutti questi anni. Alcune sono oggi qui con noi, come Piero Ferrari, come Amedeo Felisa e come Mario Mairano. Altre non ci sono più, come l’Avvocato Agnelli: a lui devo moltissimo, sia sul piano personale che professionale, e nel rivedere certe immagini non posso non pensare a quanto sia stato vicino alla Ferrari in tanti anni difficili.
Altri ancora hanno scelto di fare un altro mestiere: Jean Todt, di cui non dimentico il grande lavoro svolto insieme a noi, e Michael Schumacher, che ha vinto come nessun altro nella storia della Ferrari, con cui abbiamo condiviso alcuni momenti drammatici e tanti altri straordinari.”
Il Presidente Montezemolo dopo aver parlato del passato di questa gloriosa scuderia, ha voluto concentrarsi anche sul futuro affermando di voler essere ottimista, perchè vede la concentrazione e l’attenzione al dettaglio che caratterizza lo staff.
La stagione appena conclusa non è assolutamente soddisfacente e c’è una grande voglia di riscatto però questo non arriva da solo, non lo porta la cicogna. Secondo il Presidente per ottenere un successo è necessario il lavoro di tutto lo staff, perchè afferma che “dietro prodotti straordinari ci sono donne e uomini straordinari.”
Montezemolo ha voluto spronare anche Felipe Massa sostenendo che il pilota brasiliano “sa che lo aspetta una stagione molto importante ma sta a noi mettergli a disposizione una macchina competitiva. Se ci riusciremo, allora sono sicuro che rivedremo quel Felipe che ci ha dato tante soddisfazioni e che ha saputo essere più veloce di Michael e di Kimi.”
Lodi anche per Fernando Alonso che secondo il Presidente “ha fatto una stagione straordinaria, pur non disponendo di una vettura competitiva, e ci ha dato la grande gioia di Silverstone, un successo emblematico perché giunto nello stesso circuito e nello stesso mese in cui, sessant’anni fa, fu conquistata la prima vittoria della Ferrari in Formula 1”.